[Rating scales for the assessment of depersonalization symptoms: a review].

Nel DSM-IV-TR il disturbo di depersonalizzazione e situato nell'ambito dei disturbi dissociativi, ed e caratterizzato dalla esperienza persistente o ricorrente di sentirsi distaccato o di sentirsi un esterno osservatore dei propri processi mentali o del proprio corpo. Durante 1'esperienza di depersonalizzazione, il test di realta rimane intatto e il paziente prova un disagio clinicamente rilevante (American Psychiatric Association, 2000). Sul piano clinico, la caratteristica essenziale dei disturbi dissociativi e rappresentata dalla alterazione delle normali funzioni integrative dell'identita, della memoria e/o della coscienza intesa come coscienza di se (attuale o passata). Tuttavia, la dissociazione e un processo neuropsicologico complesso che si colloca in un continuum di esperienze che vanno dalla normale dissociazione che si pud sperimentare nella vita di tutti i giorni (immergersi nella lettura di un libro perdendo la cognizione del tempo, fare "sogni ad occhi aperti", perdere una parte di una conversazione, perche assorbiti da altri pensieri) alia multiframmentazione dell'identita del disturbo dissociativo dell'identita. Nonostante un recente rinnovato interesse, la depersonalizzazione rimane ancora una condizione scarsamente chiarita e valutata sia in ambito clinico sia di ricerca. La sua esatta prevalenza non e del tutto nota, studi epidemiologici hanno evidenziato che esperienze di depersonalizzazione sono comuni nella popolazione generate, con un tasso di prevalenza life-time superiore al 26%, e tra il 31 %66% dopo un evento traumatico. Studi condotti su una casistica di pazienti psichiatrici ambulatoriali hanno invece dimostrato tassi di prevalenza, per disturbo psichiatrico, compresi tra il 30% del disturbo post-traumatico da stress e il 60% della depressione unipolare, fino al 82.6% del disturbo di panico con o senza agorafobia (Hunter et al., 2004). Nell' ambito dei disturbi affettivi in particolare, sintomi di depersonalizzazione possono rappresentare un indice prognostico negativo, identificando un gruppo di pazienti con resistenza alia terapia farmacologica, maggiore comorbidita e tendenza alia cronicita (Mula et al., 2007). Per questo motivo sarebbe utile disporre di strumenti di valutazione clinica in grado di esplorarla piu dettagliatamente di quanto accada nelle comuni scale per l'ansia o la depressione, spesso limitate a un unico item. In questo articolo e stata eseguita una revisione della letteratura internazionale, mediante ricerca su Medline/ PubMed e PsychlNFO, riguardo alle scale di valutazione della depersonalizzazione attualmente disponibili. Ciascuno strumento e discusso in termini di caratteristiche psicometriche e di utilita in ambito clinico. Sono stati valutati solo articoli pubblicati su riviste internazionali peer-reviewed. Gli strumenti disponibili per la valutazione della depersonalizzazione sono classificabili in due grandi categorie: quelli che prendono in considerazione la depersonalizzazione nell'ambito dei disturbi dissociativi e quelli creati specificamente per la sua valutazione.